Padilla ha tagliato un'orecchia, Fundi è stato magistrale come suo solito, ma ciò che ha fatto notizia è che i Miura hanno stupito e deluso per la loro bontà: tori nobili, sorprendentemente collaborativi alla muleta, ordinati.
E in più, e poi, e soprattutto...sono usciti animali deboli, fiacchi, insapori, solo il quarto dando l'impressione di essere all'altezza della divisa rossoverde che sfarfallava sulla sua schiena.
Parla di una miurada diplomatica, e chi conosce un minimo la storia e la fama della ganaderia sa che siamo evidentemente trascesi nel campo dell'ossimoro, e soprattutto dice senza mezzi termini, parlando del toro di Padilla..."come se si trattasse di un domecq".
Non c'è insulto più grosso e paragone più terribile, quando si parla di un toro di Miura.
Se pensiamo che il pomeriggio di domenica è stato in ogni caso fra i più interessanti di tutta la programmazione sivigliana, abbiamo facilmente l'idea dell'esito quasi catastrofico della feria: tori deboli e impresentabili, senza casta, senza motore, poche emozioni e soprattutto poche cose degne di quella che è (o dovrebbe essere, per storia tradizione e blasone) una delle due o tre piazze più importanti del mondo.
I nostri amici e colleghi blogger presenti sui gradini della Maestranza non fanno mistero delle loro deludenti e frustranti esperienze: Florent, o quelli di Campos y Ruedos per esempio.
Certo Siviglia continua ad essere una città meravigliosa e la sua feria continua ad attirare (giustamente) centinaia di migliaia di persone da tutta Europa e pure da fuori.
Certo.
Ma noi ci teniamo volentieri e stretta la feria di Arles, quasi contemporanea a quella sulle rive del Guadalquivir, dove gli aficionados vanno all'arena in jeans e giubbotto e non in completo o in abito da sera, dove le signore non hanno ventagli e strass, dove i prezzi sono abbordabili, dove El Cordobes o Rivera Ordonez non mettono piede, dove non c'è mondanità ma solo della buona sostanza.
E soprattutto dove, quest'anno, la corrida di Victorino e quella di Miura sono state evidentemente più interessanti e complete delle omologhe alla Real Maestranza.
Insomma, da queste parti si bada al sodo: e che non si dica che non vi mettiamo in guardia, su certe cose.
Ps: quasi dimenticavamo...questo pezzo è anche un buon pretesto, lo confessiamo, per segnalare che l'amico Christophe ha messo in rete le sue foto della feria di Arles - le trovate sul suo sito, nella sezione Temporada 2009
(foto di Christophe Moratello - novillada sp di Barcelò, venerdì 10 aprile ad Arles)
E dire che anche ad Arles Miura e Victorino, sebbene di gran lunga migliori dei loro omologhi di Siviglia, non è che fossero all'altezza della loro fama.
RispondiEliminaSaluti.
Marco
Esatto.
RispondiEliminaMa il giudizio vale soprattutto per i Victorino, come abbiamo provato a spiegare sul blog.
La corrida di Miura della domenica di Pasqua ha comunque dato delle emozioni, al 3° e soprattutto al 5° del sorteggio sono usciti due tori superiori: il quinto in particolare, per me personalmente il toro della feria e completo e bravo come i sei victorino insieme.
la feria di sevilla (che ho visto per intero) è stata assai deludente per presentazione e comportamento dei tori arrivando a livelli insostenibili.
RispondiEliminaSi salvano poche ganaderias: conde de la maza, el pilar, el ventorrillo, pereda e qualche toro suelto.
Se vogliamo lamentarci di questo e e dei cordobes&C, bene.
Ma se riduciamo sevilla alla plaza dove si va con gli abiti da sera e a prezzi elevati (non come ad Arles) bè allora scivogliamo nel puro e cieco sciovinismo!
Io la miurada l'ho vista in jeans e maglietta da una grada de sol per 24 euro! Certo più che i 18 del 3 anello di Arles, ma senza binocolo...e con una certa abbronzatura!:)
ciao
paolo
scivoliamo si scrive senza gl
RispondiElimina..son scivolato su scivoliamo!!;)
RispondiEliminapaolo
Volevamo dire esattamente quelle cose, essendo liberi di farlo, e quella di "puro e cieco sciovinismo" è e rimane una tua interpretazione personale.
RispondiEliminaSaluti.