"Tutta l'arte di toreare, a rifletterci, è strettamente legata a una sola azione del toro: la sua carica.
Dal primo passo con la capa fino alla stoccata finale, tanto alla picca che alle banderiglie che alla muleta, si utilizza pienamente lo slancio della bestia (più attenuato al momento della stoccata, è vero, ma ancora essenziale):
Senza carica, non c'è più toreo.
All'entrata, il toro bravo segue l'uomo, arriva fino alla barriera di assi e mette le corna nel legno.
Al contrario il manso frena sulle zampe anteriori avvicinandosi a qualunque ostacolo, come se avesse paura di affrontarlo, poi seguendo il suo grado più o meno accentuato di codardia, sbuffa sul suolo, gratta la sabbia, muggisce, rinsula o fugge davanti alla prima capa che gli si porge e se ne va al piccolo trotto."
- da Le Taureau et son combat, di Claude Popelin (ed. de Fallois)
(foto Ronda - un Bucaré a Ceret, 2008)
mercoledì 18 marzo 2009
Carica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento