giovedì 10 novembre 2011
L'aria fresca del campo
Quando penso al campo bravo la prima cosa che mi viene in mente è l'aria fresca.
Non i tori, che pure sono di assurda e abbacinante bellezza, non l'erba verde e croccante, non le lepri che guizzano nei prati, gli aironi e le aquile, i rivoli d'acqua e i querceti.
Non le rughe degli uomini che vivono per i tori.
Quell'aria è la prima cosa che ricordo.
Un'aria leggera, che punge sottile, che scuote.
Fine, profumata, effervescente e delicata.
E fresca, l'aria dove i tori pascolano è sempre fresca.
Quell'aria c'è solo al campo: chi non l'ha mai respirata, chi non l'ha mai sentita solleticare il volto, non sa quanto sia grande la corrida.
(foto Ronda - ganaderia di Sagrario Huertas)
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1 commento:
non penso proprio che durante la visita a Miguel Reta ti sia venuta in mente l'aria fresca: c'erano 50 gradi!
io penso al profumo del fieno da cui siamo circondati mentre sul trattore facciamo lo slalom e stiamo attenti a non cadere.
Non c'è cosa più bella dei tori al campo e vederli insieme agli amici.
E dopo fare merenda tutti insieme come fosse una comunione di sensazioni.
Marzia
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