lunedì 3 gennaio 2011

Hands


Le righe che seguono hanno poco a che fare con i tori.
Non direttamente, perlomeno.

Hands è il disco che Dave Holland e Pepe Habichuela hanno firmato insieme, l'anno scorso.
Maestro del contrabbasso jazz il primo, maestro della chitarra flamenca il secondo: dal loro incontro sono nate queste dieci straordinare gemme, ispirate dal flamenco e al flamenco che i due ascoltavano nel corso di un soggiorno a Granada, per le viuzze dell'Albaicin, con l'Alhambra a fare da orizzonte.

Hands profuma di Spagna, odora di aromi mediterranei, brilla del colore della terra bruciata dal sole e ha il sapore dei mariscos serviti nelle bodegas di periferia.
Dieci tracce in cui i due prima si annusano, poi piano si riconoscono e infine si abbracciano, si concedono, si liberano.
Fandangos, bulerias, soleas: Habichuela ci mette pancia e sangue, Holland profondità ed eleganza.
E' un disco che ha poco a che fare con i tori ma che va ascoltato nelle lunghe sere d'inverno quando si pensa ai tori, per ricordare i vicoli sivigliani, i fiori di Cordoba, gli immensi spazi del campo andaluso, le tabernas fumose del profondo sud iberico.

Sono baciate dal duende più inafferrabile, le mani di Holland e Habichuela, sono possedute dall'ispirazione, guidate dal trasporto, tarantolate dalla passione.
Seduce e travolge, Hands.

Da recuperare e consumare.

Qui un assaggio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

A chi interessa, è qua

Anonimo ha detto...

Le "tabernas fumose" già sono un ricordo, dal 2 gennaio anche in Spagna non si fuma più nei bar (dove nessuno è obbligato ad entrare, e non sono servizi pubblici come ospedali o scuole).

Dopo le corride a Barcellona i governanti illuminati che vogliono obbligarci a vivere secondo i canoni della loro modernità salutista e naturista ci hanno rubato anche la "sobremesa", il dopopranzo con caffè, brandy e sigaro.

Cominciamo bene l'anno...

Saluti
Marco