sabato 17 aprile 2010

Le lacrime di Emilio




Occorrebbe essere uno scrittore per descrivere quelle lacrime.
Avere la penna ispirata per raccontare del pianto di Emilio Fernandez, subalterno de El Juli, che accompagna il giro d'onore del suo maestro con gli occhi gonfi, e le gote bagnate.
Essere suggerito da una musa generosa per commentare quell'abbraccio tra i due, un momento di intensa umanità, di sincera commozione, di autentico sentimento.

Ieri sera El Juli ha aperto la Puerta del Principe a Siviglia, undici anni dopo averla solo assaporata: quella volta uscì dalla Maestranza dalla porta dell'infermereria, pur dopo aver tagliato le tre orecchie d'obbligo, questa volta le tre orecchie gli valgono la porta buona.
Per undici anni ci aveva provato, ora il credito è riscosso.
E le meraviglie di internet ci hanno permesso proprio ieri di vedere la corrida, perlomeno a tratti, e di godere dei suoi momenti migliori: soprattutto, di ricordare ancora una volta quello che quell'abbraccio e quelle lacrime ci cantano, che la corrida è una cosa di uomini, di sangue e carne, di lacrime e sorrisi, che nella corrida la sofferenza è sofferenza vera, l'emozione è emozione vera, la solidarietà, il coraggio, il sacrificio sono lì, veri, reali, profondi.

Vale la pena essere torero solo per vivere questo, ha commentato El Juli a caldo.
A vedere quelle immagini, gli si può credere.

4 commenti:

maral ha detto...

"...di ricordare ancora una volta quello che quell'abbraccio e quelle lacrime ci cantano, che la corrida è una cosa di uomini, di sangue e carne, di lacrime e sorrisi, che nella corrida la sofferenza è sofferenza vera, l'emozione è emozione vera, la solidarietà, il coraggio, il sacrificio sono lì, veri, reali, profondi"
Bravo. Lo has definido perfectamente. Lo recordaré, gracias.

Anonimo ha detto...

Grande Juli: ieri, dopo il primo toro, mi sembrava di rivedere las ventas 2007, quando solo il predidente non vide le "dos orejas" con il pubblico inferocito verso il palco della Presidentia, poi per fortuna son venute altre due orejas ed è stata festa grande.
Grazie Julian per le emozioni che ci fai vivere

Anonimo ha detto...

Anche io ho visto la corrida per internet, ma non mi sono fatto contagiare dal trionfalismo di Moles. Per chi non ha visto niente di meglio, può sembrare che El Juli abbia toreato, per me ha solo "approfittato" delle peraltro non eccelse qualità dei suoi avversari alla muleta applicando una tecnica consumata, a base di trucchi, tanto da far sembrare i tori persino migliori di quello che erano. Due faene apparentemente vistose ma di poca consistenza. "Parar, templar y mandar" non si sono visti, ma solo "toreo moderno" di "tirar lineas" Le stoccate, poi, con il consueto "Julipiè", ossia "cuarteando", anche qui abile tecnica ma poco ortodossa.Giustamente il presidente ha negato la seconda orecchia al primo toro, e male ha fato a cedere alla demagogia nel secondo. Con faene così e con stoccate così una orecchia ciascuna, quella a petizione del pubblico che va a "divertirsi" e a veder tagliare orecchie, potevano starci, e solo perchè lo dice il regolamento. Ma si vede che al supermercato della Maestranza sono in promozione e fanno il 3x2. Il fatto che gli altri due (Castella e Perera) siano risultati poco più che due morti viventi fa del Juli il trionfatore della corrida, nel mondo dei ciechi il guercio è il re...

Saluti.
Marco

Anonimo ha detto...

odio eterno al toreo moderno