Riprendiamo dopo le vacanze agostane con un pezzo che potrebbe apparire autoreferenziale, ma che in effetti e per fortuna non lo è.
Francesco Ferri è un poeta piacentino, curioso delle cose del mondo, un viaggiatore incallito che pure raramente ha lasciato la accogliente e confortante sponda destra del Po, autore di una raccolta di sue opere dal titolo Monologhi ed uscita qualche anno fa per le edizioni Vicolo del Pavone.
Curioso delle cose del mondo, si diceva, e dunque anche della nostra passione per i tori: a un paio di chiacchierate sono seguite fugaci letture, fino a che la penna non si è messa a scrivere quelle rime baciate che sono la sua cifra stilistica.
Pubblichiamo volentieri questa sua poesia, che fa parte di un corpo di scritti su spiriti di personaggi noti e meno noti del passato.
RONDA (IL FANTASMA DI PEDRO ROMERO)
Vedo il fantasma di Pedro Romero
mito, invincibile e invitto torero;
laggiù nell'arena perfetta, rotonda
laggiù nell'arena sorgente a Ronda.
Vedo quel toro, ferito lo sfida
combatte quel dramma chiamato corrida
non ha più forza, fa un ultimo scatto
diretto a quel velo colore scarlatto;
Pedro che osserva lo sguardo arcigno
Pedro capisce; è il canto del cigno;
è solo la rabbia dell'ultima bizza
che una sconfitta soltanto esorcizza;
scatto d'orgoglio ma scatto perdente,
Pedro ha già vinto, manca solo un fendente
e la sua vittoria è un trionfo assoluto...
Pedro si ferma, e rimane muto;
il Toro è sfinito, non reagirà
ma anche lui ha la sua dignità.
Pedro ha compreso e le armi depone
poi fissa il toro che più non si oppone;
ha lottato in fondo, fino allo stremo
e Pedro dice: "avversario supremo";
ferirlo ancora o colpirlo di netto
meschina e assoluta assenza di rispetto.
Ma Pedro è un signore e cala il sipario
mostrando ammirazione per il suo avversario.
Maestro, Campione, ma anche Uomo Vero
è l'importanza di esser Torero.
Pedro saluta pubblico e toro
Pedro esempio di arte e decoro
fa ora un inchino, l'emoziozione si scioglie
in un applauso infinito, mentre un pianto si coglie;
è infinita commozione: avversari all'altezza
vincitore o vinto, sono di eguale grandezza;
le mani che battono per il toro leale
e per il torero che non è plateale.
Pedro Romero tu hai vinto ancora
Perdro Romero, la tua pulizia ti onora
un mitico alone ora ti circonda
e assieme a te la splendida Ronda.
- di Francesco Ferri -(tautologia pura: foto Ronda - l'arena di Ronda)
2 commenti:
Bella, complimenti al Cesco, come sempre.
Elisa
Bella e toccante la tua poesia, Francesco.
Bravo.
Come sempre.
Doriana
Posta un commento