lunedì 11 aprile 2011

Cebada Gago a Saint Martin


Alla fine del pomeriggio hanno girato, lungo il perimetro ovale della pista, in tre: David Mora con in mano le due orecchie di Perseguido, lo stesso Perseguido senza ormai più le due appendici ma onorato di un tour d'onore postumo e lento, e il sovrintendente della ganaderia, vestito di un elegante traje campero.
I tre, a lungo applauditi, sono stati i protagonisti capaci di celebrare un pomeriggio di casta e di tauromachia vera e un pubblico appagato li ha dunque chiamati a raccogliere la sua ovazione finale.

Cebada Gago ha portato nella piccola arena provenzale una corrida completa, ben presentata e dal morale vivo: tutti i sei tori avevano non solo le idee molto chiare - assaltare il cavallo con slancio e forza, e poi mettere le corna nella muleta per entrarci a tutta velocità e senza esitazione - ma anche i mezzi fisici per sostenere questa inclinazione al combattimento senza condizioni.
Una corrida completa, con cinque tori applauditi alla loro morte ed il sesto premiato con il fazzoletto blu della vuelta: ma non si pensi ad una faciloneria balneare, quella di Saint Martin de Crau è un aficion rigorosa che non fa sconti - anzi - ma sa giustamente riconoscere i meriti degli uomini e le qualità della materia che questi hanno da plasmare.
E in questo senso la ricompensa all'ultimo toro - per inciso il meno brillante del lotto sotto il ferro della picca - va intesa come tributo ad un sestesso compatto e di qualità davvero superiore.

Con tanto materiale a disposizione, sia Lopez Chaves che Marc Serrano sono naufragati non riuscendo ad imporsi ad avversari che promettevano la porta grande a chi li avesse saputi dominare con autorità.
Lopez Chaves ha dimostrato preoccupanti mancanze di polso e autorevolezza: il primo lo porta a spasso per tutta l'arena, costringendo l'uomo a rinculare goffamente; il quarto gli fa meritare i fischi dell'arena alla fine di una faena tutta di profilo e senza la minima goccia di carattere.
Marc Serrano, pur volenteroso, ha mancato di qualità ed esercizio per poter fare fronte ad una corrida esigente ed ha avuto un pomeriggio difficile, tanto più che le non scontate qualità dei suoi due hanno messo impietosamente in luce i suoi limiti. Il secondo del pomeriggio lo manda in orbita, lo soffoca con la sua carica sorniona e lo obbliga ad abdicare velocemente. Il quinto è un toro per un trionfo che però non è nella portata di Serrano, un torero che avesse caricato la suerte e toreato si sarebbe portato a casa orecchie e coda. Serrano invece si guadagna fischi e qualche buuu.

David Mora non si è invece lasciato scappare l'occasione preziosa che i suoi due opponenti gli hanno offerto: e se con il terzo del pomeriggio ha vanificato con una spada macchinosa e un descabello disastroso un lavoro che già era stato prezioso, è con Perseguido che ha concesso alla serata il definitivo salto di qualità.
Accolto con un lavoro alla capa sicuro ed efficace per fissare la sua attenzione, il toro invero ha esitato più dei colleghi a lanciarsi con il cavallo, grattando il suolo a più riprese: ma una volta partito, dubbi gliene rimanevano pochi, e la fortezza era presa d'assalto con forza e decisione. Alle banderiglie i subalterni si muovevano veloci e corretti, e il toro arrivava all'ultimo atto con rinnovato morale.
Mora gli assestava un paio di serie con la destra profonde e autoritarie, fatte di muletazos lunghi e avviluppati, ma era con la sinistra che il lavoro toccava il suo zenith: il panno non più grosso di un fazzoletto, la mano sempre più bassa, David Mora aspirava la carica di Perseguido non lasciando tregua a quello, invitandolo a venire e poi toreandolo con personalità, regalando agli aficionado passaggi che avevano il sapore della tauromachia più autentica.
E un paio di passi col petto arrotolati ed eleganti rifinivano una faena dominatrice ed ispirata insieme.
La spada, una cannonata che non aveva bisogno d'altro per finire il toro, liberava contemporaneamente le due orecchie.

I sei Cebada Gago dunque sono stati la vera attrattiva della giornata sulla sabbia di Saint Martin.
17 picche prese con slancio e convinzione, e una carica torrenziale alla muleta: i tori partivano senza nemmeno bisogno del toque, tanta era la voracità e l'urgenza di attaccare.
Una sestetto di tori con casta, vivaci e forti, che richiedeva mani esperte e forti e in cambio di quelle avrebbe regalato grossi trionfi: un innegabile successo questo loro passaggio primaverile nella valle del Rodano, sancito della vuelta del loro ex mayoral.

Nel 2010 una signora corrida di Prieto de la Cal, nel 2011 una gran tarde de toros con Cebada Gago: viva Saint Martin.


(foto Ronda - Lopez Chaves alle prese con il toro di apertura)


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Yo me quedo con la del año pasado de Prieto de la Cal .
Andres

Angelo ha detto...

Complimenti per la stessa foto pubblicata da Toro, torero y afición!

javier ha detto...

Incluso la foto de cabecera de Toro, Torero y afición es de Ronda.

Anonimo ha detto...

Mi piacerebbe molto aver contatto con lei si viene a vedere una corrida a arles io faccio parte del collettivo che difende la corrida a frejus
cordialmente e scusa per il mio italiano
COELHO Manuel

RONDA ha detto...

Bonjour, monsieur Coelho: je vous prie de m'écrire un mail.

alle5dellasera@tiscali.it