domenica 15 gennaio 2012

Torero, tra sogno e realtà


Girato a fine anni novanta tra Madrid e Siviglia, Torero, tra sogno e realtà porta la firma di Federico Bruno, regista romano.
Fatto straordinario, una pellicola italiana sulla corrida: non siamo certo di fronte a un capolavoro, ma la presenza di un giovane Padilla, di una Cristina Hoyos misteriosa e di Paco Rabal alla voce fuoricampo, rendono l'opera evidentemente interessante per gli aficionados nostrani e non.

In un'ora e poco più di narrazione il regista invita lo spettatore in un tuffo nella Spagna profonda, quella dei tablao e degli orizzonti infiniti, quella delle feste patronali e delle chitarre gitane.
Così immagini di tori al campo e sequenze di lidia all'arena si sovrappongono e mischiano con scene di ballo e di canto flamenco e con squarci di vita rurale: a legare il tutto la voce baritonale e roca di Paco Rabal a leggere poesie di Lorca e a parlare di tori e morte e Spagna.
Non c'è una vera e propria storia, se non quella di un giovane ragazzotto che sogna di vestirsi di luce e di una ragazzina che sogna invece di diventare un giorno ballerina: Torero, tra sogno e realtà è più che altro una collezione di immagini, più un esperimento a metà tra il video clip e il documentario che un'opera completa vera e propria, in cui lo sguardo di un osservatore lontano (il regista italiano) si affaccia su un mondo così misterioso e impenetrabile come quello della Spagna delle passioni.
La cinepresa indugia spesso, si attarda a seguire le evoluzioni del torero nell'arena e delle ballerine rischiando spesso la maniera e in alcune occasioni rendendo stucchevole il risultato: certo è che alcune sequenze nella placità de tienta dove l'imberbe aspirante torero si mette alla prova, o gli sguardi sulla campagna senza fine, o l'incontro tra la ragazzina e una zingarissima Cristina Hoyos nella Piazza di Spagna di Siviglia meritano comunque una visione.

Ah: Padilla senza basette è inguardabile.


(un fotogramma tratto dal film)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma dove posso trovare il video del documentaro?

Ho cercato su internet, ma senza successo.

Grazie mille.

Anonimo ha detto...

Ciao Luigi,
qual'è il più bel film o documentario sulle corride che hai visto e consiglieresti?
Grazie
Marco.

RONDA ha detto...

Ciao Marco,
ho scritto qualche riga sui film e documentari visti recentemente qui sul blog: basta cliccare su "cinema" nell'elenco di etichette nella destra della pagina principale.

Posto che occorrerebbe prima o poi dedicare qualche articolo al cinema taurino, che ha prodotto pellicole molto interessanti e belle, se dovessi dire un paio di titoli secchi allora citerei di sicuro "Arena" e "La course de taureaux". Due documentari davvero imprescindibili per chi ami i tori.

E tra le cose migliori del cinema taurino, sicuramente è da annoverare "Il momento della verità", dell'italiano Francesco Rosi.