sabato 31 marzo 2012

Perché andiamo a vedere la corrida


All’inizio, nel lontano 1976, andavo alla corrida perché i miei, soprattutto mia madre, erano appassionati. All’inizio ho pianto per la morte, poi ho pensato che passavo le mie estati in un piccolo macello in provincia di Torino e non era troppo diverso da quello che accadeva lì. Allora ho comiciato ad interessarmi a quello che succedeva alla corrida vera e propria e la cosa mi divertiva e mi spaventava  al tempo stesso. 
Di quel tempo mi è rimasto molto impresso come i tori dell’epoca riuscissero a sollevare e scaraventere a terra cavallo e picadores con una facilità impressionante. Delle faenas e delle banderillas ho un ricordo molto sbiadito, devo dire. Ho poi cominciato ad andare da solo per varie arene della spagna ed ogni volta mi chiedevo sempre quando sarei andato alla prossima. Alle volte uscivo incavolato e mi dicevo "questa è l’ultima, perché continuo?" e invece son ancora qua a parlarne…mah?!
Ad ogni corrida purtroppo apprendevo cose nuove, particolari finezze di questo rituale antico e ancor’oggi mi rendo conto di non capirlo a fondo dopo duecento corride.
Questa è una delle cose che mi rode dentro e che mi fa entrare in arena pur sapendo che il mistero non verrà mai svelato.
Circa 10 anni fa mi sono sposato e ho trasmesso il virus anche a mia moglie. Lei stessa si è già espressa sul blog. Oggi vado alla corrida perché alle volte la vedo con gli amici italiani, francesi e spagnoli. Oggi vado alla corrida e spero di vedere un toro che porta a spasso il picador per tutta l’arena. Oggi vado alla corrida per avere al mio fianco mia moglie che piange per un toro indultato. Oggi vado alla corrida sperando di poter vedere una faena migliore di quella di Rincon che ho visto ad Arles. Di questi oggi vado alla corrida nella mia mente ce ne sono tantissimi, come è in tutti quelli come noi che frequentano le arene.Vado alla corrida perché durante la faena toro e torero diventeno una cosa sola in questo rituale inspiegabile. Vado alla corrida perché come ha detto Miguel, il piu grande esperto di tori che io abbia conosciuto, “dopo 60 anni di tori io non li ho ancora capiti”.

Ruggero Calandri

(foto Ronda - per inviare il proprio testo: alle5dellasera@tiscali.it)

 


1 commento:

Unknown ha detto...

Vai alla corrida... Per ignoranza. Perchè non è ammissibile andare a vedere uno spettacolo del genere nel 2012. Le tradizioni del cazzo devono morire!