Il giorno dopo della novillada dei toreri in fuga, sugli schermi di Las Ventas andava in onda una corrida di Puerto de San Lorenzo, che a dispetto di alcune nefaste previsioni è uscita con svariati motivi di interesse: i tre toreri, due dei quali fra le massime figuras del momento (El Cid e Castella) hanno fatto il bagno, non essendo venuti mai a capo delle complicazioni dei loro tori, che pure presentavano elementi di nobiltà e disposizione capaci, se ben sfruttati, di portare al trionfo.
Il giorno dopo, llluminanti (e definitive?) le parole di Antonio Lorca, su El Pais.
"Il torero di oggi non è preparato per affrontate delle difficoltà; il toreo artista che il pubblico moderno pretende, esige un toro perfetto: nobile, fisso nella stoffa, con una carica lunga, e soprattutto che non affanni il suo matador, che non disturbi, che permetta di stargli davanti senza angosce. E le figuras attuali trionfano di fronte a questi tori in quelle piazze minori e populiste che tanto abbonano in questo paese.
Il problema sorge quando il toro è sì nobile, ma pone qualche problema; per esempio come quelli di ieri: che se la carica non è sufficientemente lunga, se dà un colpo di testa alla fine del passo, se attacca con la testa a mezza altezza... allora il torero, la gran figura moderna, si scompone, si fa volgare, e mostra una preoccupante impreparazione.
Con quali argomenti possiamo criticare i tre novilleros di lunedì, incapaci e pavidi di fronte a una corsa difficilissima di Moreno Silva, e poi digerirci i tre presunti grandi di ieri che hanno dato uno spettacolo ridicolo tra i più vergognosi degli ultimi anni?
El Cid, Castella e Pinar avremmo voluto vederli con quei novillos, e non è difficile immaginare il naufragio cui sarebbero andati incontro."
(la foto è di Manon - non c'entra molto ma è bellissima)
giovedì 20 maggio 2010
Ancora sulla fuga
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3 commenti:
Il cattivo esempio viene dall'alto: i presunti "grandi", osannati dalla critica venale e da "aficionados" fanaticamente servili, scelgono la via della comodità, della "corrida de toros sin toros", così i giovani credono che il denaro ed il successo facile non richiedono sforzo e sacrificio.
Con veri tori nel ruedo molti idoli di cartapesta crollerebbero miseramente.
Saluti
Marco
Già, ma i toros toros non esistono più da qualche tempo. Dovremo continuare a rimpiangerli ogni corrida o si potrà/dovrà decidere un traumatico cambiamento (che ancora non vedo e non conosco) dell'universo taurino?
Non è vero che i tori non esistano più.
Non è nemmeno difficile trovarli: basta guardare dove sta Morante.
Ecco, sono dalla parte opposta.
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