giovedì 20 maggio 2010

Ancora sulla fuga


Il giorno dopo della novillada dei toreri in fuga, sugli schermi di Las Ventas andava in onda una corrida di Puerto de San Lorenzo, che a dispetto di alcune nefaste previsioni è uscita con svariati motivi di interesse: i tre toreri, due dei quali fra le massime figuras del momento (El Cid e Castella) hanno fatto il bagno, non essendo venuti mai a capo delle complicazioni dei loro tori, che pure presentavano elementi di nobiltà e disposizione capaci, se ben sfruttati, di portare al trionfo.

Il giorno dopo, llluminanti (e definitive?) le parole di Antonio Lorca, su El Pais.

"Il torero di oggi non è preparato per affrontate delle difficoltà; il toreo artista che il pubblico moderno pretende, esige un toro perfetto: nobile, fisso nella stoffa, con una carica lunga, e soprattutto che non affanni il suo matador, che non disturbi, che permetta di stargli davanti senza angosce. E le figuras attuali trionfano di fronte a questi tori in quelle piazze minori e populiste che tanto abbonano in questo paese.

Il problema sorge quando il toro è sì nobile, ma pone qualche problema; per esempio come quelli di ieri: che se la carica non è sufficientemente lunga, se dà un colpo di testa alla fine del passo, se attacca con la testa a mezza altezza... allora il torero, la gran figura moderna, si scompone, si fa volgare, e mostra una preoccupante impreparazione.

Con quali argomenti possiamo criticare i tre novilleros di lunedì, incapaci e pavidi di fronte a una corsa difficilissima di Moreno Silva, e poi digerirci i tre presunti grandi di ieri che hanno dato uno spettacolo ridicolo tra i più vergognosi degli ultimi anni?
El Cid, Castella e Pinar avremmo voluto vederli con quei novillos, e non è difficile immaginare il naufragio cui sarebbero andati incontro."

(la foto è di Manon - non c'entra molto ma è bellissima)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Il cattivo esempio viene dall'alto: i presunti "grandi", osannati dalla critica venale e da "aficionados" fanaticamente servili, scelgono la via della comodità, della "corrida de toros sin toros", così i giovani credono che il denaro ed il successo facile non richiedono sforzo e sacrificio.

Con veri tori nel ruedo molti idoli di cartapesta crollerebbero miseramente.

Saluti

Marco

Anonimo ha detto...

Già, ma i toros toros non esistono più da qualche tempo. Dovremo continuare a rimpiangerli ogni corrida o si potrà/dovrà decidere un traumatico cambiamento (che ancora non vedo e non conosco) dell'universo taurino?

RONDA ha detto...

Non è vero che i tori non esistano più.

Non è nemmeno difficile trovarli: basta guardare dove sta Morante.
Ecco, sono dalla parte opposta.