martedì 26 agosto 2008

JB, non JT

Sui giornali c'era scritto che qualcuno era anche arrivato a pagare, al mercato nero, fino a 3000 euro per un biglietto nei posti migliori.
Il 14 agosto a San Sebastian era in programmazione un'apparizione del messia, san José Tomas: quattro giorni prima, dall'altra parte della Spagna, un toro che aveva semplicemente fatto il suo dovere l'ha messo fuori uso.
Comincia a diventare fastidioso, recitava in questi giorni un editoriale di Beuglot su Toros2000: ormai prendere in anticipo i biglietti per una corrida con José Tomas è più una ardita e irrazionale scommessa che altro.
Occorre prima verificare bene quante corride debba toreare nei giorni precedenti, quanti giorni sono passati dall'ultima incornata e quindi calcoare la probabilità di nuovo stop...
Certo che a vedere la sfilata di abiti e l'ostentato sfarzo che dava spettacolo di sé nelle prime file, evidentemente tra l'aficion di San Sebastian più d'uno può permettersi di pagare per una corrida l'equivalente di tre stipendi di un operaio.
Ma tant'è.

Anche perché, con buona pace di chi ha deciso di arricchire le golose ed intelligenti tasche dei bagarini locali, quel giorno con pochi euro abbiamo assistito a una corrida non indimenticabile ma con un Juan Bautista maiuscolo.

I tori erano quelli di Nunez del Cuvillo, ganaderia feticcio del profeta: sufficientemente armati per non gridare allo scandalo, sufficientemente in forze, sufficientemente disposti al gioco.
Una corrida sufficiente, in tutti i sensi.

Ponce al suo primo, per una volta, non ci ha annoiati: un'orecchia a ricompensare una faena che pur di fronte a un toro non eccezionale ha comunque avuto qualche momento di profondità e tensione. Ben più apprezzabile delle due faenas di Dax (4 orecchie!), per dire, che però ormai più che una città è un grande e immenso fan club a lui dedicato e devoto.
Di Finito non si ricorda un granché, i commenti sui giornali e sui siti useranno la formula abusata (il più sforuntato al sorteggio), la verità è che ha fatto poco o niente, poche idee, poco entusiasmo, poco torero.

Insomma, una corrida mediocre, di quelle corride da vedette in cui però le vedette non sopperiscono con la scintilla dell'intuizione o dell'arte alla mediocrità del tori da vedette.

Fino all'uscita di Asesino, 515 kg, jabonero: cioè già bello di suo, con quel manto color sapone di Marsiglia.
La stagione di Juan Bautista, fino a quel momento, era stata deludente: dopo un 2007 anche entusiasmante, quest'anno il torero di Arles fatica a ritrovare l'ispirazione, la mano, i successi.
Con Asesino però, tutto torna all'agosto dell'anno scorso.
Elegante e potente con la capa, come sempre, Bautista lo riceve in ginocchio e poi incatena veroniche e chicuelinas precise e rotonde.
E anche l'arena di San Sebastian si sveglia, fredda per costituzione sempre, e per disincanto quel giorno.
Due picche e tre paia di banderillas finalmente messe bene, in mezzo alle corna.
E poi la faena.
Potente, ispirata, dominatrice e bella.
Chiamando da lontano per le prime serie, intense ed efficaci, in quella posa cui Rincon ha restituito nobiltà e valore assoluto negli ultimi anni.
Fino a tenere, passano i minuti, il toro sempre più vicino: a destra e sinistra, i piedi incollati a terra, torero.
Sei, sette serie di passi energiche, di dominio, virili.
Progressivamente ingentilendole con qualche fioritura, le prime timide, poi eleganti e sufficienti a sé.
Le manoletinas per chiudere, per una volta, non sembravano stucchevoli.
Un recibir per uccidere, non riuscito, ma comunque valoroso e puro: se fosse entrato, sarebbe valso un'orecchia in più, quell'orecchia che il pubblico ha chiesto con insistenza e il presidente (giustamente, per una plaza di prima) ha rifiutato.

Al suo secondo toro altra orecchia ma anche altra storia: da apprezzare lo sforzo con cui JB ha pian piano convinto il toro a entrare nella muleta e poi l'ha toreato con delicatezza, leggero, ma poca emozione.

A San Sebastian non c'era José Tomas, ma c'è stato un grande Juan Bautista.

Considerando per chiudere che la città è sempre meravigliosa, che la giornata si è trasformata in una assai piacevole gita con gli amici che ci ha permesso anche una sessione di tapas nel casco viejo deliziosa e da ricordare, che approfittando del rigore e della serietà dell'arena abbiamo potuto farci rimborsare i biglietti in quanto il cartel previsto non poteva essere assicurato...insomma, un gran bel 14 agosto.

(foto Ronda - Juan Bautista e Asesino)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Excellent titre ,pour un commentaire itou bien que difficile à traduire mais Juan Bautista s'il n'est pas le dieu vivant est un excellent torero plus classique qui à l'age du Christ fera encore se lever les aficionados.

Anonimo ha detto...

CAMBIOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Monsieur neuf,vous n'avez aucun respect pour le blog de Luigi,vous
ne savez pas ce qu'est la liberte d'expression,vous n'avez aucune aficion...mais vous etes exponentiellement con.

Anonimo ha detto...

exponentiellement? putain, ça veut dire que non seulement ça va durer, mais qu'en plus ça va empirer??

mala vita!!

(je fais valoir là ma liberté d'expression)

2X5-1

Anonimo ha detto...

www.exponentiellement.com