mercoledì 28 luglio 2010

Hemos perdido



Alle 11.42 da Barcellona mi è arrivato questo sms laconico: Hemos perdido.


Burladero ha seguito in diretta la votazione.


Qua una galleria di immagini in bianco e nero della corrida di Barcellona di domenica 18 luglio.

(foto Ronda)

11 commenti:

Enrique Martín ha detto...

Hemos perdido mucho, lo primero el ánimo. Sólo nos queda levantarnos y pensar en volver a Cataluña.
Un saludo

Anonimo ha detto...

Abbiamo perduto un po' della nostra libertà, di andare alla corrida o anche di non andare, ma di lasciare che qualcun altro ci vada.

Quando i legislatori diventano "moralisti" in nome di una particolare visione etica, non sono tanto diversi dai talebani. A Barcellona si sono alleati i talebani animalisti e quelli nazionalisti, quelli che ti trattano come assassino se ti mangi una bistecca e quelli che tu multano se nella vetrina di un negozio a Barcellona metti un cartello in castigliano.

Ora i politicanti catalani credono di essere diventati nordeuropei, alti, biondi e "civilizzati" perchè hanno abolito le corride, mentre poco più a nord, in Francia, dove magari un pò più biondi ed anche civilizzati lo sono, la corrida nelle zone di tradizione taurina è fuori discussione.

Dove non si sognano di abolire la corrida è proprio nella Catalogna Nord (Roussillon), la cui capitale taurina è Ceret: CATALANS i AFICIONADOS.

Ma questo a Barcellona non si deve sapere, il regime nazionalcatalanista non lo permette.

Saluti

Marco

Paolo Vit ha detto...

Che si compiacesse chi ha votato per l'abolizione e chi s'è astenuto: sono da sempre stati in buona compagnia (esempio l'animalista Hitler).

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

Non si tratta di essere degli animalisti, né dei nazionalisti catalani per desiderare l'abolizione della corrida.
Mi capita spesso di passare le mie vacanze in Spagna e ho assistito ad alcune corride, che vogliate crederci o no, senza alcun pregiudizio. Dopo aver visto poco più di una ventina di tori morire, la stragrande maggioranza dei quali senza impensierire seriamente il torero, mi sono chiesto dove fosse lo scontro epico tra l'uomo e l'animale.
Probabilmente un vitello che va al macello muore con più dignità.
Almeno non è circondato da russi, americani e famigliole italiane che urlano i loro "olé" alla cazzo di cane.

Riccardo

RONDA ha detto...

Beh Riccardo, con molto rispetto, ma se per te un vitello che va al macello muore con più dignità di un toro in un'arena, allora forse sei capitato sul sito sbagliato: la prossima volta al posto di andare in Spagna fai un giro nei macelli suini in Emilia o negli allevamenti di polli del nordest o nei macelli bovini del centro Italia, vedrai che dignità.
E poi occhio che nel tuo intervento manca un pezzo grosso, fondamentale, la vita: la vita del vitello da macello e del toro da combattimento.
Se la passano davvero diversamente, sai.
Gli animali da macello e i tori da combattimento sono diseguali nella morte e diseguali nella vita.

Infine, è evidente che con la tua famiglia sei capitato nelle arene sbagliate.
Poco male, si può sempre riparare.

Un cordiale saluto.

Anonimo ha detto...

Forse Riccardo non è andato a delle buone corride, ma a quelle ad uso dei turisti, e non dubito che quello che ha visto fosse indecente. A quel tipo di corride è meglio non andare, sono il primo a dirlo.

Anche così, se la cosa non piace, nessuno è obbligato ad andarci, ma proibire agli altri una cosa perchè non piace....

Saluti

Marco

Anonimo ha detto...

La mia era ovviamente una provocazione. Quello che intendo dire è che ormai è restato solo quello per giustificare certe corride.
Io sono andato a Valencia e Barcelona e ho assistito a spettacoli che Marco ha giustamente definito indecenti.

Se in arene così importanti, si perde il senso della tauromachia, qualcosa che non va ci dev'essere.

Riccardo

Anonimo ha detto...

C'è molto che non va nella tauromachia attuale, e se continua così sparirà da sola, senza bisogno di leggi liberticide. Nel nostro piccolo, cerchiamo di mantenere il senso e la dignità dello spettacolo andando e consigliando di andare a quelle corride che meritano di essere mantenute. In questo blog credo che si stia facendo un ottimo lavoro per spiegare quali sono.

Saluti.

Marco

Anonimo ha detto...

Io invece penso che Barcellona potrebbe indirettamente aver fatto un piacere alla Corrida perché questa decisione potrebbe spianare la strada all'eliminazione della Corrida in quei posti in cui non ha veramente più senso (se non turistico) ed a rafforzarla invece dove c'è ancora vera cultura e comprensione.
Ogni cosa umana attraversa le sue crisi; speriamo che questa serva veramente a riacquistare una nuova passione ed una più lucida consapevolezza.
Suerte.

Giacomo

Angelo ha detto...

Corrida si e corrida no, corride belle e corride brutte, plazas in e plazas out....è evidente che la crisi c'è, negarla peggiora le cose. La rinascita deve partire dal popolo spagnolo, che non deve più sopportare tori "preparati" da allevatori senza scrupoli,toreri-culeri e toreri-Armani, apoderadores che pensano solo ai soldi e animalisti illiberali.
La visione dei gradini semivuoti domenica 18 a Barcelona non è stato un buon segnale, ma credo ci sia il tempo per invertire la tendenza, senza stravolgere le regole del toreo com già pensano in Extremadura. Dopo agosto forse la situazione sarà decantata e più chiara. Animo, aficionados!

RONDA ha detto...

Angelo sono molto d'accordo.