domenica 24 ottobre 2010

Anche Tex




Non tutte le febbri vengono per nuocere.
Quella dell'aficion, per esempio, diciamo la verità: va bene i tori, va bene i viaggi, la festa, la cultura, la corrida, e bla bla bla, ma insomma, il virus dell'aficion siamo sinceri, non è altro che un comodo pretesto per conoscere altri ammalati, incontrare persone, condividere la passione, avvicinare gente, scoprire l'umanità.

Sta di fatto che uno precipita nel baratro della passione ai tori, si fa qualche viaggetto, decide di scriverne su internet: ed eccomi qua, dopo ormai tre anni, con molta gente attorno in più, gente con cui ci si scrive, che si incontra di là dalla frontiera sui gradini delle arene o di qua dalle Alpi con le gambe sotto al tavolo, gente con cui si beve (all'occasione, anche parecchio) e mangia, con cui si chiacchiera, discute, litiga, e poi ci si abbraccia, ci si vuole spontaneamente bene, si sogna insieme la prossima stagione, ci si sente sempre più spesso e insieme ci si sente meno soli a custodire questo segreto, il segreto dell'aficion, il segreto della magia dei tori.

E, curiosa coincidenza, merito del blog è anche stata la conoscenza di questo simpatico concittadino che, pure lui contagiato dalla sacra febbre, legge queste pagine e ha deciso di incontrarmi, di bere qualche bicchiere insieme e poi di farmi omaggio di qualche libro a tema.

Insomma tra le cose che il fortunato sabato autunnale ha regalato alla libreria di casa, c'è pure questo numero di Tex.
Un Tex, un albo Tex di Bonelli, bianco e nero di rigore, cavalli e indiani, sombreros e saloon, e però il titolo è Matador.
E' il Tex numero 488, prima edizione giugno 2001, poi ristampato nel 2004.
Un'incursione del prode ranger nel mondo della corrida, naturalmente accompagnato dal fedele Kit Carson, per fare la conoscenza nientepopodimeno che di Rafael Guerrero, torero messicano.

Un Tex sulla corrida, chi l'avrebbe mai detto.
Con un neanche tanto velato approccio pedagogico, allorquando il senor Morales accompagna i nostri due eroi all'arena e spiega, con dovizia di particolari e non senza un certo trasporto, le varie fasi della lidia: il ruolo dei piccatori, la posa delle banderiglie, l'ultimo atto fino alla stoccata, sono tutti motivati e narrati dal fumetto con precisione e rispetto.

Vi risparmio il resto della storia, peralto accompagnata da tavole curate e disegni impeccabili, che restituiscono la plasticità del volapié, l'elettricità di un paio di banderillas e il fascino della vestizione, dunque ve lo risparmio perché il Tex 488, dal titolo Matador, ogni aficionado italiano che si rispetti deve farlo suo, recuperarlo, leggerlo e metterlo in bella mostra sulle mensole in salotto.

Un Tex che ha per titolo Matador è adesso al suo posto qui nella libreria di casa.
Aficion.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci credi?
sabato siamo andati al mercatino dell'usato e abbiamo comprato i Tex dal 446 al 471! Il 488 mi è scappato. mannaggia!! Lo prendo alla prossima tornata.
Che telepatia!!!
Marzia

RONDA ha detto...

Eh beh, bel colpo.

Anonimo ha detto...

Cavolo! E dove lo trovo, ora? E pensare che ho sempre letto Zagor....Inizia la caccia!!! Marco, Siena

Anonimo ha detto...

Acquistato! Marco, Siena

RONDA ha detto...

Ops, ho scordato di segnalare che la storia prosegue e si conclude nell'albo successivo.
L'azione nell'arena è effettivamente nel 488, ma l'episodio si conclude nel 489.

matteo nucci ha detto...

Signori, ma cazzo, Tex sono io.
Allora, sappiate che il Tex in questione ora è anche a colori nell'edizione pubblicata da Repubblica. E' nei numeri usciti poche settimane fa: 193-194, intitolato, quest'ultimo Alle Cinque della Sera.
Godetevelo. A colori spacca.

Anonimo ha detto...

Io l'ho letto e devo dire che la parte sulla corrida è fatta molto bene, per il resto diciamo che Tex non è mai stato uno dei miei fumetti preferiti...troppi pistoleri.
Elisa

Anonimo ha detto...

ce l'ho, ce l'ho .....
roberto