sabato 12 febbraio 2011

Perché andiamo a vedere la corrida






Mi chiamo Michele ed ho scoperto per caso il mondo della tauromachia due anni fa durante una trasferta a Siviglia. Da allora per me è stato un crescendo rossiniano tant’è che l'anno scorso mi sono giocato le ferie avendo fatto quattro viaggi (Arles due volte, Bilbao e Ceret) finalizzati a vedere le corride.

Credo che il termine che definisce meglio il motivo per cui mi sono appassionato è emozione.

In esso è inserito tutto ciò che provo e tutto nasce già nella preparazione della trasferta. Dall’organizzazione alla discussione con la moglie ed agli amici, dalla scelta del luogo (a volte casuale ma che sempre, sempre, offre motivi di conoscenza e quindi di crescita e di spunti interessanti) alla scelta di quali corride andare a vedere. Ogni cosa è stimolo ed emozione, dall’acquisto dei biglietti alla birra fuori dall’arena, dall’entrata nell’arena alla condivisione con le persone a me vicine (ora anche mia moglie!).

Per me è sentimento vedere entrare i toreri e tutta la quadriglia nell’arena, vedere uscire il toro e piazzarsi al centro fiero a sfidare tutti, vedere il rapporto che si crea tra torero e toro e tra loro e noi pubblico, per me è emozione e qualche volta brivido lungo la schiena il silenzio prima della stoccata finale, è adrenalina pura una stoccata perfetta, ma è altrettanto emozionante vedere tutta una faena ben fatta, è emozione il coraggio ed il rispetto del torero nei confronti del toro,ma è altrettanto emozionante la fierezza di questi splendidi animali che si rendono conto di essere i protagonisti assoluti.

E’ per questo che il mondo delle corride mi è entrato dentro completamente ed è per questo che sono felice di viverlo.


Michele Saladino



(foto Ronda - per inviare il proprio testo: alle5dellasera@tiscali.it)


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