domenica 5 ottobre 2008

Fino all'ultima pagina


Ci prenderemo, nei mesi invernali senza troppa attualità, il tempo per raccontare la storia di Christian Montcouquiol Nimeno II, forse il più grande sicuramente il più amato torero francese di tutti i tempi.
Lo faremo anche grazie alle parole dure e dolci, e commoventi sempre, che suo fratello Alain ha fissato nei suoi libri, che inevitabilmente lo ricordano.
Tanto Recouvre-le de lumière era emozionante e fino straziante, tanto il nuovo Le sens de la marche è delicato e triste: pubblicato da poche settimane, è di quei libri di cui sai, arrivato all'ultima pagina, che presto lo rileggerai.

Torneremo sul mite sorriso di Nimeno II perché la sua è una storia da conoscere, passionante e tragica come tutte le più grandi storie del toreo, e di queste fra le più commoventi grazie anche alle parole senza vergogna del fratello, che la raccontano e fissano per sempre.

"Riposi quel libro e poi mi girai alla mia destra, tendendo il braccio verso l'altro comodino. Afferrai una pila di documenti accumulati lì, sera dopo sera, dal giorno del mio arrivo.
Manifesti di corride, cartoline, lettere già timbrate, articoli di giornale, foto, e poi il mio libro Recouvre-le de lumière, ancora intonso, portato all'ultimo momento da Nimes per regalarlo qui, se l'occasione si fosse presentata.
Portai il libro all'altezza dei miei occhi. Illuminato da quel neon violento, il titolo e il mio nome si stagliarono così nettamente sulla copertina gialla che mi parvero strani, quasi misteriosi...
Ho aperto il libro alla prima pagina e l'ho letta a bassa voce, lentamente, tutta, poi la successiva fino a leggere Un colpo di corna, un colpo di corda, la crudezza delle mie parole mi ha trafitto l'anima. Ho lasciato che le lacrime mi colassero sul volto, e invece di chiudere il libro o di buttarlo come avevo fatto ogni volta dopo la sua pubblicazione, ho ripresso la lettura dalla pagina che il mio pollice continuava a tenere socchiusa.
Lessi lentamente, piansi, lessi, piansi ancora.
Respiravo male e interruppi la mia lettura solo per chiudere gli occhi e rivedere...
Ore dopo, arrivato all'ultima parola dell'ultima pagina, scoprii che non era più solo la luce del neon che faceva luce alla mia lettura, ma quella dei raggi di sole che riempiva ora la camera e cominciava a riscaldarla.
Mi sentii per qualche secondo sollevato, trasportato dalla perfetta consapevolezza di stare vivendo qualcosa di prezioso che non sarebbe mai più accaduto.
Questo sentimento mi riempì il cuore di compassione e coscienza, e potei fino teneramente sorridere all'idea che questo fratello, che non smettevo di cercare dal giorno della sua morte, raramente era stato così vicino a me come in questa notte..."

Da Le sens de la marche di Alain Montcouquiol

2 commenti:

Anonimo ha detto...

almeno potremo finalmente conoscere tutta la storia, visto che per tutta la Feria a Nimes è stato promesso invano tutto il racconto..

RONDA ha detto...

il lungo inverno senza tori ci permetterà anche di raccontare con i giusti tempi la storia esaltante e tragica di Nimeno II.
nel frattempo abbiamo terminato la lettura de "Le sens de la marche", molte pagine sono davvero emozionanti, dolci e tristi allo stesso tempo.