Nell'ultimo capitolo del testo di cui abbiamo trattato in questi post, l'autore Giorgio Ponticelli ci riferisce degli ultimi e più recenti tentativi per reintrodurre la corrida nel Belpaese.
Ma nell'Italia Repubblicana ogni sforzo si arena contro ostacoli insormontabili, di natura non solo legale.
La delegazione spagnola al Festival del Cinema di Venezia del '56 fece un tentativo per organizzarne una sul Lido, senza successo.
Luis Miguel Dominguin, conosciuto in Italia per le sue frequenti apparizioni sulla nostra stampa rosa, dichiarò (era il 1972) che sarebbe venuto a toreare a Verona, sulla sabbia dell'Arena.
Una decina d'anni dopo, un impresario privato di Napoli si vide bloccare la propria iniziativa.
Nel 1985 a Venezia sembrava fosse la volta buona: un'associazione culturale lagunare ottenne l'approvazione del Comune per organizzare in occasione del Carnevale di quell'anno un ciclo di tre corride.
Ne parla il Corriere della Sera, nell'edizione del 5 gennaio: "Tre spettacolari corride, successive l'una all'altra, i primi giorni del carnevale (9, 10, 11 febbraio) inaugureranno in modo eccezionale e inedito la grande festa veneziana. La notizia è ufficiale. Una plaza de toros prefabbricata, in legno e acciaio, da duemila posti con una pista di 40 metri di diametro, sarà importata direttamente da Madrid (...); undici tori andalusi, di razza Miura, potenti e aggressivi, pelo nero e occhi rossastri (...); undici toreadores tra i più esperti e pure una donna torero, della stessa scuola, scenderanno nel'arena per un carosello vertiginoso durante il quale opporranno alla furia degli animali il mestiere, l'abiltà e l'eleganza dei toreri"
Le corride previste avevano un'unica regola: non una sola goccia di sangue si sarebbe dovuta versare, il toro non avrebbe dovuto essere né ferito né ucciso.
Uscito l'articolo sul Corriere, la reazione delle associazioni animaliste fu furiosa (arrivò fino al Papa sottoforma di lettera-petizione) e fece breccia nell'opinione pubblica non solo veneziana.
Risultato, il Comune fece marcia indietro e il 13 gennaio i quotidiani annunciavano che il progetto veniva definitivamente ritirato.
Niente Miura in Italia.
Ma nell'estate del 1994 fu un'autentica bomba quella che deflagrò sulla stampa, in realtà più su quella spagnola che su quella italiana: qui un articolo sul Corriere di quell'anno.
Si trattava dell'emanazione del decreto legislativo 480 del 13 luglio, che di fatto abrogava una serie di articoli del Testo Unico di Pubblica Sicurezza.
Due di questi interessavano anche la corrida:
- la Legge Reale del 18 giugno 1930 (art. 70) che vietava tra le altre le manifestazioni che infliggono sevizie agli animali.
- la Legge Reale del 6 maggio 1940 (art. 129) che specificava quali fossero le suddette manifestazioni, e tra esse pure la corrida.
Vale la pena a questo punto tradurre e riportare pari pari le ultime righe di questo capitolo, che tra l'altro sono a chiusura di tutto il testo di Ponticelli:"Oggi non c'è, dunque, nessun ostacolo legislativo all'organizzazione di corride in Italia! Ci sarà tuttavia qualcuno che vorrà, un giorno, risuscitare nella Penisola quello che un antropologo catalano ha definito un fossile vivente della cultura mediterranea, quando la memoria stessa ne è stata persa? Sembra che questo non si auspicabile...la corrida vivrà e si evolverà ancora nella misura in cui resterà ancorata ai suoi confini naturali che sono, ad oggi, la Spagna, il Sud della Francia e l'America Latina."
(l'immagine riproduce un affiche del 1893, per uno spettacolo taurino a Verona: anche questa ci è stata inviata da Marc Thorel, presidente dell'UBTF)
domenica 16 novembre 2008
La corrida in Italia (epilogo)
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5 commenti:
Merci pour cette ballade italienne
ciao
bruno
corrida al galleana? Ti tocca organizzare
j'ai indiqué ton site à une amie...Russe qui parle bien espagnol
à suivre
Salut luigi,
J'ai lu un livre sur un torero issue de mon département.
Ce Torero est venue à plusieurs reprises en Italie faire des courses "Hispano-landaise".
Je vais faire des recherches et je t'envois les informations.
Bises
Merci, ça serait super!
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