Sono andato a riprendere un altro pezzo di Esplà, questa volta tratto dal bel Des Taureaux dans la Tete di François Zumbiehl (ed. Autrement): i racconti e le testimonianze di nove toreri che, sollecitati con discrezione dall'autore, raccontano di sè e del proprio mestiere.
Ci sono anche queste parole di Esplà, che meritano una lettura.
"Anch'io a volte ho perso la testa, ma questo non capita che con due o tre tori nella vita di un torero
Concretamente, per me, questo è capitato con tre tori. Uno era Dadito, di Miura; l'altro, un toro di Salvador Domecq a Albacete, lo stesso anno, e poi è successo con un toro di Victorino, a Nimes.
E' come un processo di creazione pura, come quelle persone che entrano in trance e fanno della scrittura automatica.
Arrivi fino a uscire da te stesso e ti vedi come se ti contemplassi.
E ti sorprendi, perché non pensavi a niente di tutto ciò.
Tutto accade senza che tu decida nulla.
Di solito, sei attento e del toro pensi - bene, adesso lo porto là, faccio questo, faccio quello... -
Ma no, quella volta non è così, e tutto questo diventa magico.
E' una cosa che non si spiega, e che non ha niente a che vedere con tutto quello che si è detto rispetto alle connotazioni sessuali del toreo.
Si tratta di un processo in realtà molto più vicino all'entelechia (*), ma un'entelechia neoplatonica.
E' indescrivibile.
Sai che il toro non ti farà niente, che è un partner assoluto.
Non ti aspetti la minima reazione da parte sua.
Per tutto questo, niente è altrettanto bello d'aver tentato l'avventura di diventar torero, per queste tre esperienze in una vita intera.
So che questi meccanismi sono incontrollabili e imprevedibili.
Se conoscessimo i meccanismi che ci portano in un tale stato, passeremmo tutta la vita a ricercarli.
Per esempio, è successo qualcosa quando con il toro di Miura, alla prima picca, ho detto al picador - uccidilo !- perchè io non sapevo da che parte cominciare ad affrontarlo.
Ma poi quando ho preso in mano la muleta, non so cosa sia successo, ma è come se il tempo si fosse rallentato, e come se qualcuno creasse, per te, dai cieli."
(foto di Manon - Esplà a Madrid)
giovedì 22 maggio 2008
Anch'io a volte ho perso la testa
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