"Bisognerebbe fare un elogio circostanziato del toro selvaggio, o piuttosto dello stato selvaggio del toro da combattimento, se questo non sembrasse inutile sia presso coloro che considerano il toro come una priorità, che non hanno bisogno di essere convinti, sia presso coloro che hanno calato le braghe in favore di un animale spalla di cui già si è detto tutto.
Contentiamoci di ricordare che è la natura selvaggia del toro da combattimento che sta all'origine della corrida, e di affermare che ne rimane il fondamento. (...)
Il torismo non è attaccarsi a delle etichette, a dei nomi, è semplicemente riferirsi a una certa concezione del toro da combattimento mettendolo al centro della corrida, da ovunque esso arrivi.
Non per assegnargli un posto privilegiato rispetto a quello del torero, perché le regole del gioco vogliono che sia l'uomo che esca vincitore (sono gli avversari della corrida che vogliono il contrario), ma per dare un senso a questo combattimento.
Il toro non è, per natura, un animale domestico come il cane, il cavallo o il gatto.
E' un animale selvaggio che il torero deve affrontare.
E a volte, negli allevamenti, si incontra un toro che il tempo ha addomesticato: è fastidioso e penoso da vedere."
- dall'editoriale Le toro est un animal sauvage di Manolillo, apparso su Toros 1839, del 17 novembre -
(foto Ronda: Tomizo di Hernandez Plà a Ceret, il 13 luglio)
mercoledì 3 dicembre 2008
Il toro è un animale selvaggio
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3 commenti:
La sauvagerie n'a d'egal que l'ardeur,le labeur et le bonheur que tu nous donnes
enfin... surtout Elisa!
il nuovo
El Neuf, CAMBIO!
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