Beh, non è che sia semplice da spiegare...ho provato a scriverlo a penna, poi l'ho copiato qui. Perchè?
Mi sa perchè, alla fine, è e resta una cosa antica, un piacere un pò fuori dal tempo, che nasce forse da una nostra cultura, antica appunto, e personalissima.
Infatti, in Italia, non siamo in tanti, no? Fatte le dovute proporzioni, nemmeno in Spagna o in Francia, a pensarci bene.
E' il "mundillo".
Per non essere troppo banali, ci dobbiamo, secondo me, dimenticare il motivo originario, che in realtà, è banalissimo, perchè è la curiosità. Magari siamo capitati in quel posto (Pamplona, per me) e siamo andati alla corrida.
Poi però ti viene voglia di vedere come è anche in altre città, in altri luoghi, in Spagna, in Francia.
E diventa un piacere leggere, d'inverno, quando le corride non ci sono, e aspettare la primavera per vederne ancora, e cercare di capire...e capire che di capire non si finirà mai!
E allora diventa una libidine cominciare ad organizzare il prossimo viaggio taurino, e girellare con gli amici in una città nuova, che ti piace o non ti piace, ma che è taurina in un modo diverso da tutte le altre, e via via che si avvicina l'ora della corrida, senti sempre che è più vicina, e sei passato dall'arena poche ore prima, per vedere come è, perchè non l'hai mai vista, oppure l'hai già vista parecchie volte, ma ci passi lo stesso.
Ora però che manca mezz'ora all'inizio, vedi che c'è un bel pò di gente, tutti appassionati, ed anche te lo stai diventando, lo senti, sei un pò ingenuo, ancora, ma va bene così.
Si perchè lo vedi quello con la coppola ed il sigaro, ma c'è anche una bella signora, lì accanto, o i due fidanzati, e lei che grida "olè", e poi piange una lacrimuccia quando il toro viene ucciso...
Il toro...tutto gli gira intorno, già, e sono momenti indimenticabili quando lo vai a vedere a casa sua, nel campo, e resti a bocca aperta, ma non è questo andare alla corrida, no, si va fuori tema?
Allora, alla corrida, no, qualche ora prima, che sei a pranzo in un magnifico locale taurino, a Triana, o a Zaragoza, e ridi, scherzi, e parli di tutto, e ad un certo punto uno fa "si, ma che mi dite della corrida di oggi?", e ne parli, ne discuti, ed a volte letichi anche, e oggi dici "vi rendete conto che siamo venuti qui apposta a vedere i Victorinos?"...
E se sei fortunato, la tua compagna ha capito questa tua passione, e ti lascia andare, quando non può venire con te, e quando rientri, che hai visto una grande corrida, e le dici che nel silenzio magnifico di una faena magnifica una magnifica musica è suonata, ed un toro grande, forte e coraggioso ha ballato insieme al suo torero fino alla fine, e poi, "mi porti con te la prossima volta?", "si, certo, si potrebbe andare qui, che non ci siamo mai stati, dicono che è bello..."
Marco Garosi
(foto Ronda . per inviare il proprio testo: alle5dellasera@tiscali.it)
8 commenti:
Marco:
Io non parlo italiano, ma ho visto il tuo post e, adesso in spagnolo, "Es magnífico ver como alguien de fuera de los países taurinos, puede mantener esta afición. Tante auguri da te! Scussi per non potere parlare in italiano.
Un saludo
Veramente c'è anche chi vive questa passione con il compagno, o con la compagna, insieme.
O ci sono donne il cui compagno non ama la corrida, e si va da sole.
E poi ci sono anche gli aficionados "diversamente eterosessuali", che ci vano da soli, o in coppia (anche se come dice il nostro presidente bunga-bunga, è meglio correre dietro alle ragazzine che essere gay...)
Questa nuova puttanata del presidente bunga-bunga fa automaticamente di lui un uomo di merda.
viviamo le nostre passioni e non
inquiniamo le cinque della sera.
dove si vive,si lotta e di muore
non c'è posto per gli uommemmerda!
roberto
e che mi dite delle coppie (più o meno di fatto) formatesi grazie al blog?!
;-)
Marzia
intendi coppie gay????
Pana, ti senti chiamato in causa?
Difatti intendevo proprio te!
:-)
Marzia
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