domenica 21 novembre 2010

Tauroética


Tauroética di Fernando Savater è un libro denso, non particolarmente impegnativo né tantomeno lungo, ma denso sì: denso di quella profondità che hanno i titoli che obbligano il lettore a riflettere, a indagare nel proprio pensiero per confrontarlo con quello dell'autore, ad appuntare a matita a bordo pagina.

Composto di testi diversi tra loro sia per prospettive che per argomentazioni (di fatto si tratta di una raccolta non omogenea di scritti dell'autore che gravitano intorno al mondo del toro o degli animali), è nel suo secondo capitolo Nuestra actitud moral ante los animales che Tauroética disvela tutta la propria innegabile importanza e la propria limpida bellezza.
Chiariamo subito che in questa speculazione i tori non sono che un pretesto solo accennato, un punto di partenza che permette a Savater di costruire una teorizzazione seria e penetrante circa il rapporto tra uomo ed animale: in un'epoca in cui la deriva disneyana appare sempre più inquietante, in cui rapidamente ed inesorabilmente si stanno riscrivendo le leggi che regolano la correlazione tra uomo ed animali, le lucide parole del filoso spagnolo arrivano come una benedetta iniezione di buon senso, verità, intelligenza.

Si parte confutando le tesi antispeciste di Bentham e soprattutto di Singer (chi ha voglia, cerchi qualche notizia su quest'ultimo in rete, e si faccia un'idea), e si prosegue riflettendo su ontologia ed etica, sulla natura precipua dell'essere animale e dell'essere uomo.
Le conclusioni definiscono dunque le relazioni opportune tra mondo animale e mondo umano, tornando al punto di partenza quando queste sostengono che la tauromachia rientra legittimamente in questa cornice di (giusti) rapporti.

Un testo di filosofia ed etica più che un libro sui tori, quello di Savater: in ogni caso una lettura interessante ed arricchente, pure imprescindibile per coloro i quali sono attenti e appassionati al dibattito uomo/animale.

"Non pratico né la caccia né la pesca, benché consumi i loro prodotti, e nemmeno sarei capace di lavorare in un macello: conosco quello che ripugna alla mia sensibilità, però non avrei mai l'arroganza di convertire questo in norma etica da imporre a tutti".

Tauroética, di Fernando Savater, per le edizioni Turpial di Madrid: consigliato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un buon testo per chi ama i tori, un pessimo testo per chi si intende di filosofia morale.