venerdì 3 luglio 2009

Istres, i Miura




Esattamente due settimane fa sei tori di Miura correvano, per la prima volta, sulla sabbia dell'arena di Istres.
Successo al botteghino per la piccola arena francese tanto è vero che, in seguito alla lunga (e non prevista?) coda di aficionados che si accalcava alla biglietteria o che ingolfava i cancelli dell'arena, lo spettacolo iniziava con un quarto d'ora di ritardo.
Buon segno, per certi versi.

Passate due ore e mezza abbondanti Mehdi Savalli usciva in trionfo dopo aver tagliato due orecchie (decisamente generose) all'ultimo del sestetto.
Successo che certo farà bene al giovane francese, almeno sul piano della promozione, ma che rischia di inquinare il suo nuovo percorso fatto più di approccio consapevole che di ricerca spasmodica e incondizionata del trionfo.
Miurada triste per diversi aspetti, tori nel complesso arrendevoli, meno complicati e combattivi di quanto la leggenda racconti, svogliati alle picche e addirittura a tratti generosi e collaborativi.
Alla muleta, fatta eccezione per Rabanero che consentirà il successo di Savalli, pesantezza e carica corta. Tercio de varas non pervenuto.
Insomma e' mancata quell'emozione e quella sensazione di pericolo che una corrida di Miura riesce a trasmettere agli spalti, e il forte vento ha fatto la sua parte rendendo il tutto più complicato ancora.

Che ne è stato degli uomini?
La sorpresa della giornata, perlomeno a livello personale, è venuta da J.I. Ramos: torero che non conoscevo, ne ho apprezzato la serietà e la sobrietà. Mi ha ricordato El Fundi, in più di un passaggio, e non è paragone da poco si intende. Al quarto toro, ascoltata la musica, rovinava con una messa a morte macchinosa un lavoro apprezzabile alla muleta, premiato "solo" con un saluto al tercio. Da rivedere.
Padilla ha recitato al quinto uno show un pelo più dimesso del solito, ma pur sempre capace di essere sufficientemente populista da conquistare le gradinate: un'orecchia per lui, a dire il vero piuttosto vuota di significato e di ragioni se consideriamo che la faena è stata condotta quasi tutta a destra e che l'uccisione non è stata certo impeccabile.
Infine Savalli, intelligente nell'approfittare di un secondo avversario che aveva quel motore mancato ai cinque precedenti: 1 picca leggera per non sciupare tanto insperato capitale, un buon quite di chicuelinas e almeno due buone paia di banderillas, e qualche serie ben portata, perlomeno finché il toro ha avuto gas.
Il resto lo faceva il pubblico, sinceramente affettuoso fin dal paseillo con il torero arlesiano, e che invero non faticava troppo a convincere il presidente a esibire i due fazzoletti bianchi.
Così iniziava la feria di Istres.

Come preannunciato, è online la galleria di foto della corrida.

(foto Ronda)


ps: c'è di buono che l'overbooking fatto registrare alla taquilla mi aveva lasciato senza il biglietto regolarmente prenotato dall'Italia: ed è cosa buona perché come risarcimento per l'inconveniente il direttore dell'arena mi proponeva di sistemarmi nell callejon...massì si può fare, monsieur, mi ci metto.

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