venerdì 31 luglio 2009

La Francia, in settembre


Finite le vacanze, settembre è il mese in cui la temporada francese dà gli ultimi colpi di coda: in particolare sono programmate le ferie minori di alcuni grandi arene.
Un paio di queste sono vicine a noi, e negli anni abbiamo verificato essere un buon modo per chiudere la stagione e per fare ancora un pò di legna, in vista del lungo e buio inverno senza tori.

Il sud-ovest mette in campo Bayonne e Dax, che rifiniscono l'annata con due week-end di chiusura.
A Bayonne la Feria dell'Atlantico rinuncia quest'anno al tradizionale appuntamento torista (l'anno scorso furono i mostruosi Palha a seminare il terrore in città), per presentare due corride con figuras.
Se quella della domenica ha un cartel sì di lusso ma che sa di già visto, la solitaria de El Juli il giorno prima ha alcuni buoni motivi di interesse: primo fra tutti il fatto che il torero madrileno prenderà tre allevamenti con tre origini diverse, tra questi due Ana Romero di provenienza santacoloma.
Dax proporrà invece un pomeriggio per le star al sabato e una corrida di Victorino il giorno dopo: interessante il pacchetto proposto per la domenica, una giornata dedicata ai Victorino con al mattino la course landaise con vacche di questa casa.

Certo le due città non sono proprio a due passi, e spostarsi là per un week-end è affare piuttosto complesso.


Veniamo quindi al sudest, di più facile approccio.
La Feria du Riz di Arles parte forte con la corrida concorso del venerdì: Partido de Resina, Prieto de la Cal, Cuadri, Yonnet...certo è che programmare la concorso al venerdì è omicidio premeditato. Ci auguriamo ci sia una buoan entrata, la concorso di Arles rimane uno degli appuntamenti più interessanti della stagione francese.
Poi goyesca al sabato e corrida tutta francese la domenica, con il corollario del rejon la stessa mattina.
Se si aggiunge che in quei giorni sarà ancora possibile visitare il festival internazionale di fotografia, la feria del riso potrebbe essere un buon appuntamento.
Infine Nimes, con il ciclo più ricco dei quattro: la solita collezione di figurine, del gran domecq, un mano a mano mattinale che promette 12 orecchie e 6 code, insomma una Vendemmia in piena linea con le idee del suo organizzatore.
Quasi a giustificarsi, e a dare alla feria una parvenza di completezza, la corrida di Yonnet e la novillada de La Quinta: peccato che siano l'una il giovedì pomeriggio e l'altra il venerdì mattina, messe lì tanto per dire che ci sono.
C'è di buono che la festa a Nimes è sempre grande e coinvolgente, questo sì.

Quattro grandi arene francese, quattro ferias più intime di quelle titolari.
Chi può, scelga.

(foto Ronda)

1 commento:

Fabrizio Palasciano ha detto...

Siamo alla Feria du Riz per i tre giorni. Chi viene?