sabato 27 novembre 2010

Saltiamo l'inverno




E pensiamo direttamente all'anno prossimo, che qua la nebbia e la nevicata imminente ingrigiscono le giornate e tengono lontani i tori.

Pamplona ha selezionato gli allevamenti per la prossima San Fermin: Miura, Cebada Gago e Dolores i ferri di maggior peso, con El Pilar e Fuente Ymbro tra gli altri.

Si è messa avanti anche Saragozza, che con una corrida di Prieto de la Cal e una di Cuadri, e una concorso interessante (Partido de Resina e Adolfo tra gli invitati) potrebbe diventare una meta appetibile per qualche buon pomeriggio di tori.

Orthez, nel sud-ovest francese, confermerà con un lotto di Dolores Aguirre e una novillada di Aurelio Hernando, sconosciuto allevatore che ha in casa del sangue veragua.

José Tomas di tanto in tanto si lascia andare a mezze frasi che fanno intendere un suo ritorno per l'anno che viene, e le grandi imprese si stanno affrettando a prenotare sestetti di tori di suo gradimento.

Partido de Resina sarà a Madrid e Nimes e in concorso a Saragozza e Vic Fezensac; Victoriano del Rio in parecchi posti tra cui anche Las Ventas dove dovrebbe apparire in compagnia del Messia; Garcigrande e Daniel Ruiz presenzieranno massicciamente in Francia, il che fa prevedere un'altrettanto massiccia calata nelle arene transalpine de El Juli, Bayonne, Arles, Nimes, Dax e altro ancora.

Escolar Gil ritornerà a Madrid, in compagnia di Palha, Cuadri e Flor de Jara in novillada, mentre El Pilar non solcherà la sabbia di Las Ventas.

Siviglia non abbandona il filone horror degli ultimi tempi e si è già dotata di un cartel terrificante.
Il toro ritratto è un Juan Pedro Domecq, n° 179, 525 kg, combattuto alla Real Maestranza il 7 aprile 2008 da José Maria Manzanares.
Dimmi che toro scegli e ti dirò chi sei...

Avanti tutta, d'altronde la prossima stagione non è così lontana.

(nella foto il manifesto della temporada 2011 a Siviglia, opera del sedicente artista JM Sicilia)

4 commenti:

Angelo ha detto...

Aspettiamo con impazienza la Temporada 2011, anche se le premesse non sono per niente buone.
Nel 2010 la Spagna ha visto una netta caduta delle manifestazioni taurine e per il 2011 le previsioni degli osservatori sono nere. Quel che non sono capaci di fare gli animalisti lo farà il mercato?
Dalle 2.026 corride del 2005 si è scesi alle 1.292 del 2010: meno di 8.000 tori lidiati. Grazie alle basse nascite del 2006, dovute alle avversità climatiche di quell’inverno, il numero di tori eccedenti a fine temporada non supera quest’anno i mille. Ma nel 2011 si teme l’arrivo della Grande Depressione, caratterizzata dalla disponibilità di un maggior numero di tori in età adulta ed una ulteriore caduta del numero di corride. L’Unione degli Allevatori ha dichiarato che il costo medio di un toro adulto oscilla tra i 4000 ed i 5000 euro, mentre al macello viene pagato tra i 300 ed i 420 euro. Stante l’eccesso di offerta sulla domanda – lamentano - molti capi finiranno al mattatoio causando la crisi economica di tanti criadores. I più esposti saranno spinti ad abbandonare il campo bravo, altri per sopravvivere potranno arrivare a offrire una corrida completa a poco più del prezzo di un toro. Con un risultato negativo ed uno positivo: da un lato si amplierà la concorrenza sleale sul mercato, dall’altro si riporterà lo stesso mercato a prezzi meno gonfiati di quelli attuali.
Per ricordare le colpe degli allevatori, la loro crescita disordinata ha avuto almeno due conseguenze negative: 1. un calo del controllo selettivo a scapito della qualità (tanto si vendeva di tutto); 2. un rischio economico mal calcolato, sapendo che un toro è un investimento a quattro/cinque anni. Ora che una dolorosa operazione di riequilibrio appare indispensabile, ci rimane la speranza di vedere una valorizzazione degli encastes toristas ed una moralizzazione dei prezzi sul mercato per tori, toreri e… biglietti.

Anonimo ha detto...

Ma la concurso e le altre di cui parli riferendoti a Zaragoza, sono per la feria di San Jorge? La fanno per Pasqua, quindi, che cade il 25 aprile? Avevo una mezza voglia...Marco Siena

Anonimo ha detto...

PS:
Sul manifesto concordo con te e con quell'aficionado che l'ha definito "espantoso" (spaventoso). Ciao!
Angelo

Anonimo ha detto...

Non ostante ci siano tanti tori invenduti nel campo, la stragrande maggioranza di quelli che vengono comprati dalla imprese per farli correre nelle arene sono di livello infimo, perchè sono scelti d'accordo con i toreri ed i loro incaricati, che vogliono evitare i problemi della casta e cercano il toro facile e "collaboratore" (orrenda espressione che viene ormai spacciata come una qualità).

Non viene male una contrazione di un mercato gonfiato in cui la quantità andava a scapito della qualità, ma solo se si recupererà l'interesse e l'emozione che può dare un toro con casta c'è una speranza di recupero o almeno di sopravvivenza della Fiesta più autentica.

Saluti.
Marco