domenica 16 marzo 2008

Corrales di Gimeaux

La mattina del giorno in cui suo fratello morì nell'arena, Alain Montcouquiol si chiedeva preoccupato se quello che tutta la città diceva era vero.
Ogni aficionado o semplice curioso che andava ai corrales, al ritorno parlava solo di quel toro grigio, grande e spaventoso, dalle corna immense che sembravano le portiere di un taxi.
Aperte, ovviamente.
Nel pomeriggio l'arena di Arles vide quel toro prendere Nimeno II, il più grande e amato di sempre, scaraventarlo in alto per farlo ricadere pesantemente e fatalmente a terra.
Panolero, quello il nome del toro, era un toro di Miura.

L'Espace Toros è un'ottima iniziativa che coniuga aficion e preservazione delle tradizioni: ogni anno, per una settimana prima dell'apertura della feria, ai corrales di Gimeaux (pochi km fuori Arles) chiunque si può recare a visitare i tori delle diverse ganaderias che saranno combattuti in novillada o in corrida dal venerdì al lunedì.
Anche così si crea e difende l'aficion, la passione: dando la possibilità di andare a vedere i tori della feria con i propri occhi e da vicino, misurarli, documentarsi, valutarli.
Ma c'è dell'altro.
Ogni giorno lì ai corrales di Gimeaux sono organizzate un'esibizione di course camarguaise (*), la più tipica tradizione taurina della regione, e una tienta di una ganaderia locale.
Un'ottima iniziativa.

L'anno scorso a Gimeaux, il giovedì, c'era un bel sole e tanta gente: famiglie con i bambini, vecchi aficionados, gruppetti di ragazze, tante donne.
A vedere gli animali, a palpitare per la course camarguaise, a seguire in silenzio la tienta.

I tori della feria sono già tutti là, e quest'anno ci sono anche i Miura.
Grazie all'amico Lilian, qua è possibile veder già qualche foto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Magnifico, peccato che Nimeno II non morì nell'arena, sopravvisse e restò invalido, il che lo portò al suicidio anni dopo. Certo, come torero finì nel monento in cui il Miura lo prese nell'arena di Arles.

Susate la pignoleria storica.

Saluti.

Marco

RONDA ha detto...

Giusto Marco, esatta precisazione, anche se non mi sfuggiva il dettaglio: la lettura di "Recouvre-le de lumière" di suo fratello mi ha permesso di conoscere tutta la storia.
Certo, quella cornata gli fu fatale: morì in altro modo, un paio di anni dopo, ma smise di vivere quel giorno.

Anonimo ha detto...

ho sentito parlare per la prima volta di nimeno II l'anno scorso ad arles, da un signore mai visto prima che era seduto vicino a me durante una cena.
la cosa bella della feria di arles, delle ferias in generale, è che ti capita di conoscere delle persone, così, per caso, e poi con alcune di queste persone sai che ti rivedrai perchè ti hanno trasmesso qualcosa.
questo signore, patrice è il suo nome, mi ha raccontato la storia di nimenoII, e mentre parlava aveva le lacrime agli occhi, perchè lui lo conosceva christian, lo conosceva bene, come uomo e come torero.

ciao, elisa.