La feria di Ceret è didattica.
Qua il toro è materia di studio ed esame, quasi, e volendo si impara di più qua in tre giorni che in intere stagioni su gradini di arene più blasonate.
L'idea di distribuire nei tre giorni corride con tori di origini (encastes) diverse permette all'aficionado di confrontarne non solo la morfologia ma anche e soprattutto il comportamento in pista: come sono stati diversi i Prieto de la Cal del sabato e i tori di origine santacoloma della domenica mattina e pomeriggio!
Una boccata d'aria fresca, una ventata di novità in questo grigio monopolio domecq che appiattisce il 90% delle ferias.
Un bel modo per far crescere la passione e la conoscenza del toro, non c'è che dire.
Torneremo presto sull'argomento delle origini e del sangue, quel sangue che dà ai tori delle differenti ganaderias comportamenti diversi e unici dei tre atti della corrida: quello che esce come una furia e poi si spegne durante la faena de muleta, quello che inizia riservato ma poi cresce nell'ultimo tercio, quello che carica dritto come un treno, quello che si ferma a metà passo o quello che si gira immediatamente passato il panno rosso, a cercare l'uomo, quello che carica il picador e non il cavallo.
Quello che dà emozione e quello che non ne dà.
Per adesso mettiamo questa foto, che ci pare venuta bene: è un novillo di Bucaré, uscito domenica mattina, il ritratto rende bene l'idea della maestosità del toro di Céret e a Céret.
(foto Ronda - novillada di domenica 13 luglio)
venerdì 18 luglio 2008
Lo studio delle origini
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6 commenti:
AH..... l'air frais : c'est comme une glace à l'italienne ou le charisme des Italiennes et in fine on peut aimer et les Italiennes et les toros.
Perso je n'en suis qu'a l'acte toros
E' un pezzo meraviglioso.
F.
Mi scuso mi sono sbagliato, il commento andava sull'altro articolo precedente.
Cordialmente
F.
Bene così !! Mi fai venire voglia di essere a Ceret il prossimo anno.....
Bat
Céret è già un punto fermo della stagione 2009.
C'è un davvero un bel clima, sotto i Pirenei...
Non c'è nulla da fare i tori son sempre i tori
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