venerdì 7 marzo 2008

I tori di Ceret

Ceret è un paesino di qualche migliaio di anime nel sud della Francia, a pochi passi dalla Spagna.
E' nei Pirenei Orientali, come dire la Catalogna francese: da buoni catalani, i ceretani tengono parecchio alle proprie tradizioni.
Succede che a Ceret una ventina di anni fa una decina di aficionados ha deciso di mettersi a lavorare per ridare un pò di luce alla feria del proprio paese.
Sarà la passione vera che li ha guidati, sarà che da quelle parti le tradizioni sono sacre e prendersene cura richiede impegno e rigore... insomma, bene hanno lavorato bene, se è vero che negli anni silenziosamente ma inesorabilmente la feria di Ceret è diventata una delle più importanti del mondo.
Taurino, si intende.
Che la festa si fa qua e da tante altre parti, ma i tori che escono a Ceret non li si vede da nessun'altra parte.
E' per i tori di Ceret, per le loro corna, la loro fierezza, il loro manto, la loro forza, la loro bravura, corna fierezza manto forza bravura che da altre parti è merce rarissima, è per vedere queste cose insieme che a Ceret a metà luglio arriva gente da tutto il mondo.
Anche dall'Italia, certamente.
L'Adac (*), l'associazione di aficionados che da un paio di decenni gestisce in autonomia la stagione taurina di Ceret, e che grazie alla sua libertà ha fatto della propria feria una delle più importanti e serie di tutto il globo, roba da intenditori insomma e appassionati veri, ha messo online le foto dei tori riservati per quest'anno.
Quattro allevamenti che ormai nessuno ha più il coraggio di proporre, di quelli che mandano all'ospedale i picador e dai quali i toreri vedette girano assai alla larga.
Le foto sono qua, e meritano una visita: questi sono tori.

Ci sarà spazio su Alle cinque della sera per Ceret e la sua feria, per i suoi aficionados e per i suoi tori, ed anche per la sua festa.
Per ora, che al 12 luglio manca tempo e in mezzo ci saranno altri tori, bastino le foto.

(foto prese dal sito dell'Adac - due tori di Hernandez Plà che saranno a Ceret)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimi. Grazie mille gigio per tradurre dal francese qualcosa che altrimenti -per noi business man condannati all'english speaking perfetto senza spazio per altri idiomi- resterebbero delle pagine di giornale con su delle belle figure! Attraverso 5dellasera le due settimane che stanno tra qui e pasqua sono un dolcissimo avvicinamento alla feria di Arles! Ps ma a Ceret ci andate voi? Magari vengo anche io che mi ispira. Ps2: quando ci racconti la storia del nimeno?

Tauro ha detto...

Complimenti, come sempre hai colto nel segno, vedrai che Ceret ti rimarrà impressa come la miglior feria del mondo mondiale, quando si apre il paseillo con la musica di Pascal Comellade suonata dalla "cobla" catalana, o quando la stessa "cobla" suona "La Santa Espina" al 5° toro, ti renderai conto di cuanto sia falsa la propaganda dei nazionalisti catalani del sud che dicono di essere antitaurini.